Al Teatro Argentina di Roma va in scena un originale evento: per 3 giorni una serie di spettacoli che raccontano una giornata in città, spettacoli brevi legati da musica dal vivo (assordante) e da una innovativa scenografia mutante, vogliono costruire uan narrazione della vita odierna in città. A cimentarsi nella coraggiosa impresa una serie di giovani e non più giovanissimi protagonisti della vita culturale romana, a partire da Corrado Augias che dice il prologo dal titolo e dal contenuto efficace: la capitale mancata..."Roma non sarà mai la città dell'ordine, delle simmetrie, delle strade pulite, del composto svolgersi dei giorni e dei fatti secondo un disegno, l'esito coerente di un progetto", esordisce lo scrittore dal palco dell'Argentina, visibilmente emozionato(!).....Vanno in scena poi i brevi pezzi teatrali firmati da De Cataldo, Affinati, Danco, Pavolini, Venezia, Raimo, Stancanelli, Celestini....poi proseguivano fino a tarda sera altri autori, ma non li ho sentiti. Si partiva alle 18 per concludere la maratona alle 23....
Bravi gli attori ( sopratutto Anna Bonaiuto ed Eleonora Danco), ma i testi mi sono sembrati testimonianza della immediata attualità ( Kiss me di Ascanio Celestini racconta le baby prostitute dei Parioli, Christian Raimo un malato terminale nella corsia del Sant'Andrea), ma poco efficaci sul piano drammaturgico....Il dialetto romanesco, il turpiloquio esibito, non bastano a creare un linguaggio espressivo che alluda ai grandi autori che si sono espressi su Roma e i romani, da Belli a Moravia, da Leopardi a Pasolini. Resta comunque un bell'esperimento, quello di afffrontare i mali della Roma odierna attraverso la cultura, la scrittura, il teatro: sfida che vale l'iniziativa. Teatro pieno, molti applausi, soprattutto nelle allusioni all'immediata attualità! | |