Morto il fisico Nicola Cabibbo
Gli fu negato il Nobel.Era il «padre» delle idee sviluppate dai 2 fisici giapponesi premiati con il Nobel ma il comitato del premio lo escluse .Era malato da tempo
ROMA - È morto lunedì sera a Roma il fisico Nicola Cabibbo. Era malato da tempo e negli ultimi giorni le sue condizioni di salute si erano rapidamente aggravate. Cabibbo, 75 anni, è stato uno dei fisici italiani più noti a livello mondiale per il contributo dato alla conoscenza del mondo delle particelle elementari. Le sue teorie sono presenti in tutti i libri di fisica. Negli ultimi anni, dopo aver lavorato nel Cern di Ginevra, ha insegnato nelle università di Roma La Sapienza e Tor Vergata. Era presidente della Pontificia Accademia delle Scienze. La sua morte è avvenuta nell'ospedale romano Fatebenefratelli, dove era stato ricoverato nel pomeriggio per una crisi respiratoria.
NOBEL MANCATO - Nicola Cabibbo è il «padre» delle idee sviluppate dai 2 fisici giapponesi premiati con il Nobel ma il comitato del premio il 7 ottobre 2010 lo escluse. Lui con tono gentile disse: «Preferisco non fare dichiarazioni». Fonti a lui vicine dissero che il fisico italiano fu molto amareggiato da quella esclusione. Già nel 2007, a pochi giorni dall'assegnazione del Nobel per la fisica, circolavano con insistenza nell'ambiente scientifico fra Tokyo e Chicago voci che davano per sicuro il Nobel a Cabibbo, Kobayashi e Maskawa. Tutti, insomma, erano convinti non soltanto che le ricerche inaugurate da Cabibbo sarebbero state premiate, ma che il premio Nobel sarebbe stato condiviso dai tre ricercatori. È poi accaduto che il Nobel 2007 è stato assegnato a ricerche di tipo sperimentale e applicativo. Nel 2008 sarebbe quindi stata la volta della fisica teorica. Il campo di ricerca premiato fu quello atteso, a detta di molti mancò però uno dei protagonisti. (fonte: Ansa).
Queste sono le notizie ufficiali: Nicola e Paola Cabibbo hanno diviso con me e mio marito Pier Luigi bellissime vacanze in montagna, all'Alpe di Siusi; molte giornate insieme nella loro casa di Grottaferrata, a pochi passi dalla nostra. E ancotra tanti momenti lieti e gioiosi, tante cene al ristorante, a casa nostra, da loro, con gli amici comuni più cari. Nicola è una persona speciale, un fotografo meraviglioso, un amico vero. Mi mancheranno i suoi sguardi, i suoi silenzi, i suoi occhi così espressivi, i suoi giudizi sintetici e acutissimi,la sua personalità ricca ma discreta, senza esibizionismi a cui ci hanno abiuato tanti mediocri. Nicola da vero genio, taceva.
16 agosto 2010
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