Autore: Elisabetta Bolondi
Area tematica: Opinioni - Codice dell'autore: elisa
Una ex alunna parla della lettura a scuola
inviato il: 29/03/2008
GIULIA TRINGALI, diplomata nel 2007, ora stagista presso la Casa editrice Donzelli, ci ha mandato le sue riflessioni sulla esperienza della lettura:

RIFLESSIONI di Giulia Tringali
Il compito più difficile che si trovano a fronteggiare i professori nella scuola odierna, è quello di “rinnovare” e consolidare nuovamente quel rapporto che si è andato giorno dopo giorno sempre più sgretolando tra la cultura e lo studente. Infatti il lavoro del professore, per quel che mi riguarda, non può più limitarsi alla semplice esposizione e spiegazione dei vari argomenti di studio. Forse un tempo, quando la visione del mondo era differente, quando tra i giovani vi era la necessità di conoscere, sapere, quando la generazione passata era motivata, quando erano ancora in molti a sacrificarsi pur di riuscire a studiare, questo poteva bastare.
Invece oggi ci accorgiamo di un totale capovolgimento : il diritto allo studio,dunque al sapere, non è più percepito come un privilegio bensì come un noioso dovere.
Oggi abbiamo tutto, subito e soprattutto lo riusciamo ad ottenere facilmente o perlomeno ce lo lasciano credere. Peccato che tutto ciò è effimero poiché la cultura non si compra.
Per quanto concerne la mia personale esperienza credo di potermi ritenere fortunata in quanto nel mio percorso formativo ho quasi sempre incontrato insegnanti che amavano, e amano la loro professione e la materia che insegnano, riuscendo a trasmettermi questa loro passione. Ciò ha permesso che la nozione non si esaurisse nella sola spiegazione e nel solo libro di testo che per me ha rappresentato un punto d’inizio e un mezzo per stuzzicare le mie curiosità, per avvicinarmi, migliorare, approfondire la mia visione globale del mondo, per sentirmi partecipe e non più solo spettatrice del mondo in cui vivo, per condividere esperienze e molto altro di cui altrimenti avrei solo ignorato l’esistenza. In conclusione rilevante è il rapporto con l’insegnante e il libro di testo ma direi assolutamente essenziale è il ruolo che svolge la lettura,di qualunque genere, e il Libro, qualunque esso sia, poiché è attraverso di esso che noi possiamo diventare cittadini partecipi di questo mondo ormai alla deriva.
Il libro ci rende liberi : ci permette di sognare, ci fa divertire, piangere, insomma suscita in noi emozioni, ci rende comprensivi,solidali ma allo stesso tempo ci insegna ad essere critici in modo costruttivo e sempre rispettoso nei confronti di culture, persone, stili di vita a noi lontani per motivi geografici, ideologici o di altro tipo.
Tutto ciò sintetizza la mia opinione sull’importanza della lettura, e ciò che ha significato per me. Dopo essermi diplomata lo scorso luglio mi si è presentata l’occasione di svolgere uno stage presso l’Amministrazione di una casa editrice un’esperienza che mi sta permettendo di imparare sul campo ciò che teoricamente avevo imparato a scuola e allo stesso tempo mi rendo conto di vivere in un ambiente, quello dell’editoria, molto complesso ma allo stesso tempo stimolante dove la realizzazione del libro è la conclusione di un lungo processo curato in ogni piccolo particolare e che a ragione di esistere fintanto che esistono scrittori disposti a scrivere. E vi posso assicurare che sono molti gli scrittori che nel loro “manoscritto” investono tutto, e forse vivere il contatto diretto con l’autore ti da la reale percezione di quanta passione e dedizione viene per esso impiegata. Come appunto dicevo prima, sono molti i manoscritti che vengono presentati ma come è comprensibile che succeda non tutte le proposte possono essere conformi a quanto solitamente viene pubblicato dalla casa editrice, proprio per questo quest’ultimi vengono visionati e selezionati dalla Segreteria Editoriale.
L’ultima parola spetta inderogabilmente all’editore: infatti è proprio lui che deciderà di investire del tempo, che riporrà nella scelta di un libro quella fiducia necessaria per ottenere un ottimo successo; infine l’ultimo passaggio avviene nella redazione che deciderà eventuali modifiche da apportare, creerà le migliori copertine e si occuperà dell’ultimazione dell’ opera.
Non bisogna dimenticare però che parallelamente a questo lavoro deve esistere una buona amministrazione e poi è necessario attivarsi affinché i lettori inizino a conoscere l’autore piuttosto che il libro, magari riconfermare il prestigio già precedentemente acquisito. Tutto ciò è realizzabile grazie al lavoro e all’impegno dell’Ufficio Stampa. Infine, ma non per un’importanza minore, c’è l’Ufficio Commerciale che permette la distribuzione e la vendita del prodotto finito al pubblico. Tutto questo per dire che dietro a un libro non c’è solo una persona che ci crede: che un libro non racchiude solo delle nozioni o delle storie ma amore, entusiasmo, passione, fantasia.

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