Autore: Valentina Turriziani
Area tematica: Varie - Codice dell'autore: niva2
I «no» che aiutano a crescere
inviato il: 06/10/2008
Il libro Di Asha Phillips ci aiuta a riflettere su situazioni che sono spesso protagoniste della nostra vita e tutt’ ora sono anche un po’ le ragioni per cui delle volte tendiamo a comportarci in un determinato modo. Quante volte ci è capitato di ritrovarci in una situazione in cui in passato ne siamo stati vittime per poi ritrovarci a fronteggiare come coloro che possono gestire quella determinata situazione, facciamo dunque riferimento a una situazione: prima i genitori ci sostenevano ad un comportamento più adeguato dei figli nei confronti di se stessi e degli altri; molte cose venivano negate loro o perlomeno tutto ciò che oggi è permissivo nella nostra quotidianità, prima non era tollerato, poi siamo passati a sentire il bisogno di essere liberi per toccare con le nostre mani quella voglia di voler vivere, ma a me sembra che abbiamo oltrepassato il limite, se prima si viveva in un mondo dove niente era concesso adesso ci ritroviamo in una realtà dove tutto sembra essere diventato possibile; ditemi voi se è possibile esistere in un mondo dove è giusto vivere la propria vita adolescenziale ma pensando sempre che un domani c’è un futuro che ci attende, oppure no “mangiarci le poche carte che abbiamo” perché abbiamo voglia di “strafare”, dove sono finiti i veri valori? Adolescenti che di anno in anno prendono il potere di poter fare come vogliono, al telegiornale, o sui giornali adesso “se ne sentono di tutti i colori”: ragazze violentate dalle bande di età che vanno dai 12anni in su, adolescenti che si drogano “prima la droga era solo per ricchi” adesso no adesso si aggira dai 12enni in su (vi rendete conto dove siamo arrivati?), l’analfabetismo che di anno in anno va aumentando perché questi giovani non hanno neanche più voglia di agire perché pensano che la vita sia basata sul puro divertimento, su un divertimento che non ha limite... Ma questa è colpa in gran parte anche dei genitori per paura di frustrarli non li educano a condurre una vita migliore di quella che invece tendono a seguire, dovrebbe essere ovvio che in certi casi bisognerebbe mettere dei limiti... nel concludere consiglio vivamente questo libro ma non perché contiene il manuale d’istruzione per come fare a intervenire in tali situazioni, ma perché se arricchendosi riuscissimo a riflettere su tali situazioni e soffermarci sulla fonte per cui tali problematiche emergono, provare a trovare strumenti per superarli e allora forse riusciremmo a capire in quali circostanze un “no” possa essere più adeguato e positivo di un “si”.


VALENTINA

Indice